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Testimonianze HRV-POWER

L'HRV-POWER raccontato da un ex sedentario 50enne che ha deciso di "cambiare vita"! ...della serie: NON E' MAI TROPPO TARDI!

Da un post dell'amico Mauro Bertorotta

"DATE RETTA AL VOSTRO CUORE... con HRV e TE !!!

Cosa sono e come possono due sigle davvero cambiare in meglio la mia vita? Perché da mesi ogni mattina dopo avere misurato l’uno e deciso l’altro tento di non mancare di allenarmi giorno dopo giorno?

Andiamo con calma... se siete curiosi e pensate che questi due concetti potrebbero essere davvero utili anche a voi dovrete leggere per un poco per cui mettetevi comodi che cercherò di spiegarvi!

Dopo un lungo percorso di miglioramento di alimentazione, integrazione e meditazione - ma purtroppo con una blanda attività motoria - due anni orsono ho iniziato un grande sforzo per arrivare ad un peso accettabile per l’attività fisica ed ad una massa magra gradevole da un punto di vista estetico.

Parallelamente ho voluto e dovuto ovviamente accettare di incrementare senza mezzi termini l’attività fisica e sportiva.

Perché dico sia fisica che sportiva? Pur avendo da ragazzo praticato varie attività non ho mai acquisito una vera indole “sportiva” ed agonistica; ho scoperto in questo periodo della mia vita che però non si può fare attività fisica senza praticare uno sport, ed uno sport vero ... non le bocce, il golf od il tiro con l’arco, tanto meno andare a vela o altre discipline !

Uno sport basato principalmente sull’attività aerobica e con un buon allenamento sia brucia grassi che cardiovascolare, non semplicemente ogni tanto la solita corsetta per tacitare la propria coscienza !

Ho così scelto, sulla scia dia alcuni amici, un mix di tre discipline molto belle e ben bilanciate tra loro: nuoto, bici da strada ed ovviamente corsa, in pratica swim-bike-run quello che viene detto “trifitness”.

Dopo l’euforia dei primi allenamenti sono dovuto salire a circa cinque o sei sedute la settimana... “una follia!” ho commentato quando un amico me lo ha consigliato... ed questo punto anche se in piccolo e da amatore mi si è posto il dilemma di tutti: quando e soprattutto quanto allenarmi?

Basarmi sulla “voglia” era escluso (sono... od ero... pigro di natura) e per questo ho usato ovviamente il metodo “di più e più forte” pensando che ogni sensazione di stanchezza o scarsa voglia dipendesse dalla mia non abitudine allo sforzo ed all’allenamento.

Però non era un buon metodo e soprattutto non era facile conciliare nella decisione degli allenamenti il carico di “fatica” a volte accumulato nella normale vita quotidiana sotto forma di lavoro, stress, cattiva alimentazione e scarsa qualità del sonno unitamente al carico di allenamento stesso, sia come fiato che come recupero muscolare ed articolare.

Mi è venuto in soccorso un carissimo amico medico, Fabrizio Duranti, che nel suo lavoro ormai decennale sulle massime performance stava mettendo a punto un metodo che tra le altre cose prevede l’uso di due strumenti : un misuratore della HRV ovvero della variabilità della frequenza cardiaca ed un computer da allenamento in grado di misurare il carico di allenamento, TE ovvero il training effect.

La HRV è una misurazione della leggera variazione di durata che il nostro cuore ha tra un battito e l’altro; la possiamo considerare una misura della bontà dell’equilibrio tra il nostro Sistema Simpatico, una specie di “acceleratore” del nostro fisico ed il Sistema Parasimpatico, una specie di “freno”.

Maggiore è il valore della HRV, ovvero la capacità di potere fortemente “accelerare” ed altrettanto prontamente “frenare” e migliore è la nostra condizione psicofisica; poi di più non saprei dirvi, non sono proprio un esperto ma un “praticone” molto convinto dei risultati!

Per misurare la HRV ogni mattina uso una fascia cardiaca, un sensore ed una App per il mio IPhone ed il tutto è compreso (non l’IPhone!) in un prodotto sul mercato chiamato Ithlete; con una misurazione di un solo minuto ottengo un valore per l’HRV ed un “colore”, stabilendo quindi se il giorno precedente ho accumulato “riposo/recupero” oppure “stress/fatica” ricevendo una valutazione indispensabile per stabilire il mio allenamento senza eccedere nello sforzo od indulgere nella pigrizia.

I colori sono intuitivamente verde per “vai pure”, arancio per “recupera” e rosso ovviamente per “fermati” senza indugio per oggi!

In base al colore ed al valore dell’HRV posso scegliere il carico di allenamento per la giornata con un allenamento leggero per il recupero, uno medio di mantenimento, uno alto di potenziamento oppure un allenamento massimale.

Allenandomi in queste discipline aerobiche uso un piccolo computer da polso per l’allenamento, il Garmin Fenix2 che oltre a moltissimi parametri “simpatici” per stimolare il miglioramento (sopratutto la VO2max ed i parametri della dinamica di corsa) riporta un valore essenziale per “chiudere il cerchio” ovvero il TE cioè il training effect, per così di dire il “carico” di allenamento fatto.

E’ un numero che tra l’altro si vede “crescere” durante l’allenamento stesso, in tempo reale; la cosa è molto utile dato che potete monitorizzare il valore mentre state per esempio pedalando o correndo.

Ma facciamo un esempio; diciamo che stamattina io abbia misurato un valore per me alto tipo 67 ed un “verde” che significa “vai pure”; questo significa che oggi mi posso permettere un allenamento di potenziamento pari ad un TE diciamo ad esempio 4,6 e mentre mi alleno posso dosare il mio sforzo alla perfezione leggendo il valore del TE salire piano piano sul Fenix2!

La mattina dopo, misurando di nuovo l’HRV, inserisco il valore del TE dell’allenamento fatto nella App dell’Ithelete così tale valore può essere usato dal software, sapendo in via diretta quanto vi siete allenati il giorno prima, può indicarvi nuovamente e con precisione che tipo ed intensità di allenamento per la giornata!

Riguardo il sovrallenamento, cruccio dei veri atleti, posso dirvi che nel mio piccolo di neofita dello sport all’inizio, con mia sorpresa, con questa metodica di misurazione risultavo “sovrallenato”, il che mi pareva impossibile.

Seguendo questa metodica però giorno dopo giorno ho visto i miei allenamenti crescere di efficacia e diminuire di fatica, approfittando anche del fatto che per me era ed è tutto nuovo e molto stimolante, il che ovviamente può avere la sua influenza.

Sapete dove invece è aumentata per così dire la mia “fatica” ? E’ aumentata tutti le volte che, in base alle mie sensazioni, avrei giurato di essere in una giornata “no” per allenarmi, non sapete quante venendo da un passato di pigrizia! Ebbene con sorpresa “purtroppo” aveva sempre ragione “lui”, l’Ithlete e gli allenamenti fatti “sulla fiducia” del metodo si sono sempre rivelati sorprendentemente facili e produttivi!

Insomma, sarà che io ero in cerca di uno sport da praticare con assiduità ed un “giocattolo” con cui potere “regolare” il carico di allenamento (mi perdonerete la passione per numeri e regolazioni... sono pur sempre un matematico!) ma dopo mesi e mesi di approfondimento del metodo ed uso quotidiano degli apparati posso dirvi che il “giocattolo” non è per niente tale e dà risultati entusiasmanti anche per me che sono solo alle prime armi in questo affascinante mondo della attività sportiva e del benessere psicofisico !

Inoltre questa pratica diventa giorno dopo giorno un “metodo” quotidiano per ricordare a se stessi che “il circolo virtuoso del benessere” è proprio un “circolo” fatto di molte componenti il cui fluire regolare tra loro non può e non deve essere spezzato!

Ecco perché, statene certi, che ogni mattina sono lì con la fascia a misurare... e detto per inciso funziona dato che dal “trifitness” sono riuscito a passare al “triathlon”!

Domenica scorsa ho fatto, terminandola, la mia prima gara sulla distanza dello sprint

Grazie per avermi seguito sin qui..."

GRAZIE A TE MAURO!!



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