Testimonianze
La storia di Federico
Ho ventisette anni, e da diversi anni pratico con passione mountain bike
a livello agonistico. Essendo un atleta, ritengo importante prendermi cura
del mio corpo per rendere al massimo.
All’inizio del 2008, nonostante le soddisfazioni che mi dava il mio
sport, ho incominciato a soffrire di problemi di origine intestinale – gonfiori
addominali, transito irregolare, stitichezza, gonfiore alle gambe eccetera –,
che via via peggioravano.
Decisi di mettermi a dieta, calai di peso, ottenni anche dei successi (vinsi
due corse), ma i miei problemi non migliorarono affatto; mi sentivo come
ingolfato.
Ne parlai con parenti e amici, cercai in rete una soluzione fai da te,
e decisi di assumere dei lassativi. All’inizio funzionarono, ma poi mi resi
conto che non era quella la soluzione, perché se non li prendevo la situazione
rimaneva immutata. Andò avanti così per tutto l’anno.
Cambiai squadra (in meglio, ovviamente), e feci notevoli salti di qualità
a livello atletico, grazie soltanto alla mia forza di volontà che mi spingeva ad
andare avanti nonostante il malessere che mi affliggeva, ma non ne potevo
davvero più. Dovevo risolvere il problema.
Ne parlai con il mio preparatore e amico personale Paolo Alberati, il
quale mi consigliò di rivolgermi al dottor Duranti.
Quando andai nel suo studio in novembre, munito degli esami clinici che
mi aveva fatto fare, gli spiegai la mia situazione. Mi disse che avevo l’intestino
bloccato. Grazie tante!, pensai. Lo sapevo anch’io. Ma lui mi prospettò
una possibile via d’uscita. Mi prescrisse di seguire per una settimana una
dieta macrobiotica e di vedere come andava. Poi passai in un altro studio
dove c’era una dottoressa che mi fece fare delle respirazioni collegato a un
computer; vedendo il grafico constatò che la situazione era piuttosto critica,
soprattutto a causa dello stress accumulato in quegli anni.
Tornato a casa, iniziai subito la cura del dottor Duranti, che prevedeva
un’alimentazione a base di riso integrale condito con gomasio da completare
con dei micronutrienti. Nient’altro. Era un bel sacrificio, ma io ero abituato
a farne anche di più grandi, pur di risolvere il mio problema, e speravo che
almeno questa fosse la volta buona.
Mi sentii subito meglio, con tanta più energia a casa, al lavoro e in bici,
però la stitichezza era sempre lì. Chiamai il dottore per chiedergli se potevo
prendere il mio solito lassativo, e lui mi rispose di sì, però di continuare con
il regime macrobiotico, se me la sentivo. Prima o poi avrei visto i risultati.
Ho continuato per un’altra settimana: ancora niente. Scoraggiato, ho
chiamato il dottore. Che mi ha detto che se me la sentivo e non rilevavo
particolari problemi potevo continuare per qualche altro giorno. Dopo un’altra
settimana, non vedendo nessun risultato, cominciavo a meditare di mollare
tutto, ma poi mi sono detto: Ancora un’altra settimana.
Be’, a un certo punto fu come se il mio intestino si sbloccasse. Risentii lo
stimolo ad andare in bagno. Erano quasi due anni che non provavo questa
precisa sensazione. Contentissimo, telefonai al dottore, che mi disse di continuare
un altro paio di settimane per stabilizzare il metabolismo, dopodiché
mi mise a dieta con la Zona per perdere il peso che avevo accumulato a
causa della stitichezza.
Be’, che devo dire? Quando non mi alleno seguo la dieta Zona, quando
mi alleno la dissociata e la macrobiotica nei due giorni prima della gara, e
non ho più il mio fastidioso problema.
In bici adesso sono molto competitivo perché devo pensare solo a correre.
Ho raggiunto il peso forma di cinquantanove chili, in salita volo... ma
soprattutto sono una persona che sta bene.
(Da “Per sempre giovani” ed. Sperling & Kupfer)
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