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LA RICERCA DELLO STRAORDINARIO
La ricerca dello straordinario, l’altra faccia di un rifiuto alla cura di sé.
In un sociale complesso e dominato dalle “competenze” cerchiamo sempre il meglio.
Di sicuro questa è una risorsa, pensiamo come oggi ci sia accesso a tante informazioni e internet è una delle maggiori espressioni.
Parallelamente assisto nella mia pratica terapeutica, ad un fiorire di richieste in merito al cambiamento che hanno come comune denominatore il bisogno di esplorare nuove strade e più percorsi, assecondando il bisogno di novità continuo.
Mi ritrovo dunque a riflettere sul senso scientifico del cambiare, tanto più che dinnanzi ad un malessere psicofisico diffuso, il quesito appare importante.
Si possono modificare i propri riferimenti psicologici? Un benessere fisico integrato migliora anche le prestazioni mentali? Se sì, per quali strade?
La prima domanda pone una riflessione in merito alla capacità di assimilare nuovi passaggi, il poeta inglese Eliot diceva: “ Non finiremo mai di esplorare ed alla fine della nostra esplorazione ritorneremo al punto dal quale siamo partiti, e solo allora lo comprenderemo per la prima volta”.
La mente ha dunque bisogno di tornare più volte sulle stesse cose al fine di integrarle. Con l’integrazione di nuove informazioni si rendono possibili passaggi più consoni al nostro presente.
Dr.ssa Anna Pancallo
Psicologa-Psicoterapeuta
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